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"E‘ un chiaro caso di censura avvenuto pochi giorni fa per la promozione della retrospettiva sul regista Jacques Tati. Sul cartellone, il suo leggendario personaggio Monsieur Hulot aveva improvvisamente perso l‘inseparabile pipa, sostituita da una girandola di colore giallo. Metrobus voleva cancellare completamente l‘oggetto dello scandalo, ma ad una iniziativa così ridicola la Cinematheque ha risposto con questo stratagemma ancora più ridicolo. La legge antifumo è vecchia e risale infatti al 1991. Ma solo ultimamente viene interpretata in modo più restrittivo. La Cineteca nazionale è insorta contro il caso Tati, una "decisione assurda" che sembra ricalcare involontariamente l‘umorismo paradossale del grande regista del dopoguerra. Il fumo, hanno spiegato gli esperti, fa parte della storia del cinema. Come sarà possibile portare su grande schermo un commissario Maigret senza la sua pipa o la biografia di Serge Gainsbourg (attualmente in produzione) abolendo le Gauloises? Molti registi francesi hanno scritto a Metrobus per chiedere una nuova campagna di affissione gratuita con l‘immagine originale di Monsieur Hulot, pipa compresa. Anche Roselyne Bachelot - il ministro della Sanità francese -, ha preso le distanze. Una precauzione eccessiva - ha commentato Bachelot -, concludendo: "Anche io sono d‘accordo per ridare la pipa a Monsieur Hulot".
Nicola P."
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