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"Vogliamo concludere questo lungo viaggio nell’Arte di Fumare la Pipa con l’estratto di un intervento del dott. Nicola D’Imperio pubblicato sul Il Resto del Carlino circa 25 anni fa.
I vantaggi (e i rischi) del fumare la pipa (quarta parte)
A livello delle vie digestive alte il fumo della pipa stimola la secrezione di acido cloridrico da parte dello stomaco e la contrazione della muscolatura liscia. Serve per aiutare la digestione. La pipa per questi stessi motivi sarebbe controindicata negli iperchilici, cioè in coloro che producono grandi quantità di acido cloridrico, e nei soggetti affetti da ulcera duodenale.
Ma spesso le cause dell‘iperchilia e quindi dell‘ulcera peptica, sono gli stress, le nevrosi, la introversione, per cui gli effetti antiansia ed antidepressivi della pipa, in questi casi, praticamente annullano quello ipersecretivo. Si ha quindi un‘azione positiva anche in corso di patologie digestive alte da iperchilia.
E‘ necessario tuttavia che la pipa sia ben pulita, non amara, ben asciutta, riposata, perchè altrimenti l‘effetto ipersecretivo supererebbe quello anti-secretivo indotto dall‘azione ansiolitica.
E per l‘ulcera? I pazienti portatori di ulcera peptica nel 95% dei casi sono nevrotici, nell‘80% forti fumatori di sigarette: a questi, da medico, dovrei consigliare di smettere di fumare, ma da uomo pratico mi rendo conto che spesso è impossibile e che, anzi, la sospensione improvvisa e costrittiva del fumo di sigaretta creerebbe ulteriori problemi aggravando i preesistenti.
Da fumatore di pipa, consiglio ai miei pazienti ulcerosi, fumatori di sigarette, che, se non riescono ad eliminare queste, almeno provino a passare alla pipa e fornisco, a chi lo desidera, consigli pratici per iniziare e documentazione. Ritengo che il passaggio dalla sigaretta alla pipa non crei problemi di astinenza, e che si utilizzano a scopo terapeutico gli effetti psicotropi di quest‘ultima. (...continua).
Nicola D’Imperio"
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