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Socialità del Tabacco (parte I)

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Socialità del Tabacco (parte I)

( tratto da "Io fumo e allora?" di J. J. Brochier, Pacini Editore, Pisa, 1994)

Il tabacco ha svolto anche un ruolo di socialità metafisica. Lo si vdee non solo nel mito dei Sioux che racconta del dono della pipa fatto dalla Vergine-Bisontessa-bianca, ma anche nel modo con cui si fuma il calumet:
" Per fumare la pipa sacra – canunpa waka: da can (legno) nunpa (due), e wakan (sacro) – la disposizione classica è il cerchio. Il detentore della pipa la tiene con le due mani mentre alla sua destra il suo "aiuto", dopo aver fatto bruciare della "sweet grass" (hierochlae odorata) e della salvia per purificare e allontanare gli spiriti maligni, gliela accende.
Il fumatore, date quattro tirate, presenta il bocchino ai quattro punti cardinali con un movimento rotatorio, l‘innalza verso lo zenit (Wakan Tanka), l‘abbassa verso il Nadir (Terra Madre), fa altri quattro tiri e la passa al vicino. A sua volta, questo lo presenta alle quattro direzioni, fa quattro tiri e la porge a quello che sta alla sua sinistra, il quale ripeterà gli stessi gesti.
La pipa così è fumata da tutti gli istanti prima di tornare al primo che deve fumarla fino a quando il tabacco non è del tutto consumato".

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