Parti fondamentali
La testa ed il cannello sono ricavati in un unico pezzo dal ciocco. Nella testa viene scavato il fornello in cui si carica il tabacco e sulle cui pareti si formerà, con l’uso, uno strato di carbone. Tramite il condotto, che assolve al compito di camera di condensazione, il fumo passa nel sistema di filtraggio, generalmente un tubetto oppure uno spinotto metallico, che ne regola il passaggio. L’innesto, detto anche flock, è la parte del bocchino, molto fine ed estremamente fragile, che con precisione si inserisce nel cannello. Il bocchino è rastremato nella zona dell’imboccatura, che è la parte che viene tenuta fra le labbra; un piccolo dente alla sua estremità rende più facile sostenere il peso della pipa. Spesso alla fine del cannello viene inserita una vera fatta di vari materiali come legno, ottone ed anche in metallo prezioso liscio o lavorato.
L‘erica arborea
In passato le pipe sono state fatte con diversi materiali, alcuni dei quali molto strani come le pannocchie, la terracotta, la zucca, la porcellana, il vetro, l‘avorio, la pietra, la schiuma e molti tipi di legno come il ciliegio, il noce e l‘olivo, ma anche oggi il più utilizzato, e di cui ci occuperemo, è la radica di Erica Arborea. L‘Erica Arborea è un arbusto di circa tre metri e cresce in svariate regioni del Mediterraneo come Sicilia, Calabria, Toscana, Liguria e Grecia, in zone collinari ed esclusivamente allo stato selvatico. Si utilizzano la radice e le parti bulbose che sono chiamate ciocchi e che hanno il pregio di fornire un legno durissimo, leggero ed estremamente resistente al calore. I ciocchi sono tagliati in abbozzi che vengono quindi bolliti, selezionati ed infine messi ad asciugare e stagionare in stanze con temperatura ed umidità costanti per molti mesi. Per la particolarità di questa materia prima e per il tipo di lavorazione, prevalentemente manuale e creativa, tutte le pipe sono differenti fra loro. I pezzi unici da collezione sono ricavati da rare placche di radica di grandi dimensioni, perfette e con caratteristiche estetiche particolari come le venature dette a “fiamma” o i puntini ad “occhio di pernice.
I modelli
Per classificare le pipe ci si riferisce ad alcune delle loro caratteristiche fondamentali che permettono di suddividerle in famiglie, modelli e loro abbinamenti.
- BILLIARD - La più diffusa, diritta ed equilibrata con le pareti della testa verticali.
- BENT - La curva per eccellenza, molte le possibili variazioni della testa.
- CANADIAN - Simile alla Billiard, ma con classico cannello lungo e bocchino corto.
- APPLE - Dalla testa molto arrotondata, si abbina spesso con altre famiglie.
- BULLDOG - Spesso con cannello quadro e con la classica scanalatura sulla testa.
- POT - Con testa bassa e le pareti molto spesse rispetto alla Billiard.
- FREEHANDS - Sono spesso capolavori, fatti a mano e derivano da ciocchi molto pregiati. Le forme che si possono incontrare sono moltissime e tutte diverse fra loro.
Le Finiture
Finiture di lavorazione superficiale
- Liscie semplicemente lucidate, si possono notare le venature ed i nodi della radica al naturale.
- Sabbiate con un fine getto di sabbia calda che scava le venature del legno più tenere evidenziando in rilievo quelle più dure.
- Rusticate manualmente con un utensile che scava il legno ottenendo un effetto frastagliato irregolare o dei disegni scolpiti, ispirati dalle forme del ciocco.
Finiture di colorazione superficiale
- Naturali lucide od opache dove viene mantenuto il colore naturale della radica e che tende a scurirsi col tempo, fumando.
- Colorate con toni che esaltano le differenze fra le venature con miscele di terre marroni, nere, ocra ecc.
- Gommate con un fine strato di colore sulla radica.
Altri finissaggi che rendono la pipa metallizzata, vellutato e sfumato con colori davvero fantasiosi.
Saper scegliere
Per prima cosa ci si deve rivolgere ad un venditore qualificato e selezionare una buona marca. Per iniziare, le pipe diritte sono in genere da preferirsi, mentre col tempo ci si potrà dedicare anche a pipe curve che danno un fumo più fresco, ma che richiedono maggiore cura nella pulizia. Le pipe sabbiate e rusticate sono solitamente leggere e poco sporchevoli, molto adatte quindi per essere usate per andare a spasso o in viaggio. Quelle di grandi dimensioni si fumano meglio, ma pesano e sono adatte quindi ad essere usate in casa o comunque dove sia comodo sorreggerle con le mani. Diffidate delle pipe di cui non conoscete la provenienza perché sono solo le manifatture con solide tradizioni ed esperienza a garantire l‘accuratezza delle lavorazioni. Inizialmente, quindi, cercate di indirizzare la scelta su pipe di medie dimensioni e costo medio. Per le forme, i colori, le finiture e tutto il resto, ci si deve affidare al proprio gusto. Ricordate, al momento della selezione, che la pipa è un oggetto molto personale e procedete ad una scelta convinta e consapevole, poiché se la vostra pipa vi piace davvero, con le giuste cure, vi accompagnerà per tutta la vita. Per i più esperti poi, la scelta diventa davvero ampia poiché nuove serie e modelli nascono ogni giorno.
Le prime cure
Spesso si racconta della difficoltà del rodaggio e di qualche complicato trattamento iniziale delle pipe. Attenzione perché sono solo delle dicerie. Di solito chi segue questi "consigli sicuri" ed immerge la pipa nuova in miscugli a base di alcool o sciroppi finisce per rovinarla. I trattamenti davvero utili sono già stati tutti eseguiti dalla manifattura, con la corretta selezione e stagionatura del ciocco e la sua accurata lavorazione. Il rodaggio consiste semplicemente nel graduale adattamento della radica al calore per evitare rotture e nella formazione dello strato uniforme di carbone nel fornello per proteggere il legno, assorbire l‘umidità e rendere più gradevole e fresco il fumo. Tuffo questo si ottiene semplicemente seguendo questi piccoli suggerimenti: Fumate la pipa nuova al massimo due volte al giorno facendola riposare a lungo in modo che si raffreddi. Caricate la pipa per i primi quattro giorni con 1/3 di tabacco e fumatelo fino in fondo, quindi per altri quattro giorni aumentate il tabacco a 2/3. Fumate lentamente con boccate corte e distanziate in modo da non surriscaldare il fornello. A questo punto lo strato di carbone si sarà formato sulle pareti ed andrà conservato nel tempo, con uno spessore di circa un millimetro, usando gli appositi curapipe. Adesso la pipa è pronta e si deve continuare solo con la manutenzione ordinaria.
Caricare e fumare
Caricare è molto importante: si deve sfilacciare il tabacco, rendendolo arioso, e inserirlo nel fornello in piccole quantità, inizialmente premendo poco, quindi aumentando la pressione, senza esagerare, in modo che alla fine il tabacco sia ancora elastico ed aspirando si senta una leggera e piacevole resistenza che deve durare per tutta la fumata. Per l‘accensione evitate cerini ed accendini a benzina che alterano il sapore del tabacco; usate preferibilmente fiammiferi di legno o accendini a gas. Accendete il tabacco su tutta la superficie e noterete che tenderà ad arricciarsi sollevandosi. Ora premete leggermente il tabacco con il curapipe e, se necessario, riaccendete. A questo punto la vostra pipa avrà un andamento regolare anche se è del tutto normale che ogni tanto possa spegnersi. E‘ preferibile fumare aspirando poco e con un ritmo regolare. Ricordate che il fumo della pipa non si respira, non si manda nei polmoni, lo si assapora solamente. Anche per questo fumare la pipa è più sano. Tirare con troppa frequenza fa scaldare la pipa e bruciare la lingua, problema frequente fra i fumatori di sigarette che sono soliti aspirare con nervosismo… Se si forma dell‘umidità si può rimediare cercando di non stringere troppo forte il bocchino fra i denti perché ciò provoca più salivazione, di evitare il fumo troppo caldo e di usare lo scovolino.
Le regole d‘oro
Per mantenere a lungo la vostra pipa preferita dovete seguire alcune semplici regole fondamentali.
- Usate sempre una pipa pulita, asciutta e che abbia avuto il tempo per raffreddarsi e riposare.
- Mantenete al giusto spessore lo strato di carbone all‘interno del fornello usando il curapipe.
- Fumate la pipa con calma e con tirate regolari, in modo da mantenere una temperatura bassa.
- Dopo avere fumato riponete la pipa col cannello inclinato verso l’alto in modo che l’umidità nel cannello finisca per essere assorbita dalla cenere residua in fondo al fornello, che sarà poi asportata.
- Usate sempre lo scovolino per pulire cannello e bocchino quando finite di fumare.
- Ricordate di non separare mai il bocchino dal cannello quando la pipa è ancora calda e di non battere mai la pipa su superfici dure.
- A pipa fredda smontate il bocchino ruotandolo delicatamente in senso orario e pulite il condotto con uno scovolino piegato in due.
Gli accessori
Gli scovolini sono degli strumenti indispensabili per pulire ed asciugare il bocchino ed il cannello. Sono costituiti da un anima di metallo che li rende rigidi e sono rivestiti di un panno adatto ad assorbire l‘umidità che si forma durante l‘uso della pipa. Gli scovolini possono essere di tipo morbido, se rivestiti di solo panno, o ruvido se contengono delle setole leggermente rigide, utili dove occorra pulire residui. I curapipe possono avere molte forme ed essere semplici o complessi, economici o persino più costosi di una buona pipa. Principalmente devono assolvere alla funzione di "pigino" cioè comprimono il tabacco nel fornello per regolare il tiraggio, ma servono anche per togliere residui di tabacco e per mantenere al giusto spessore lo strato di carbone nel fornello.
Il Tabacco
Il tabacco è un componente fondamentale che viene a poco a poco piacevolmente scoperto da ogni fumatore di pipa. Infatti, anche fra i trinciati per pipa, esiste una grande varietà e possibilità di miscelazione, per cui si scoprono sempre nuovi aromi. I vari tabacchi possono essere suddivisi in quattro famiglie principali che prendono il nome dalle rispettive zone di origine: Virginia, Kentucky, Burley ed Orientali. I tabacchi che si trovano in commercio sono già delle miscele equilibrate, con aromi molto vari. Non ci sono delle regole precise riguardo l‘aroma; piuttosto si deve considerare il taglio del trinciato. Quello medio-grande è consigliato perché brucia lentamente e quindi scalda meno. Solitamente si acquista il tabacco in busta o in scatola; è importante una volta aperta la confezione mantenere il tabacco in perfette condizioni. Deve essere preservato dal calore e mantenuto al giusto grado di umidità riponendolo in appositi contenitori sigillati e dotati di un buon umidificatore. Quando si viaggia, per la loro comodità e sicurezza, è bene utilizzare le apposite borse che contengono e proteggono la pipa con i suoi accessori e che conservano il tabacco in una apposita tasca separata, tutto in dimensioni minime e con gran classe.